Gli strumenti del web marketing rappresentano ogni giorno di più alleati indispensabili per condurre qualunque progetto, iniziativa o attività commerciale al successo.
Tra le strategie di promozione online più semplici e redditizie spicca l’Email Marketing, ovvero l’insieme delle attività basate sull’invio di newsletter. Qualunque realtà commerciale, tradizionale o online, può tratte beneficio da questo importante canale di comunicazione con il pubblico: le email permettono di raggiungere in modo diretto il consumatore, stabilendo un rapporto uno ad uno e guadagnandone l’interesse e la fiducia invio dopo invio.
In effetti, le newsletter non sono utili solo per proporre l’acquisto diretto di prodotti, consigliare la partecipazione ad un evento o illustrare i vantaggi di un determinato servizio, ma anche per far conoscere l’identità del proprio brand e coltivarne la reputazione, trasformandolo poco a poco in un punto di riferimento per il pubblico.
Una campagna DEM (di Direct Email Marketing) di successo, d’altra parte, richiede molta attenzione nell’analisi delle caratteristiche dei propri contatti, nella scelta del tipo di comunicazione e, soprattutto, in quella dei contenuti da veicolare.
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Il ruolo dei contenuti di testo
Naturalmente, anche il modo in cui vengono impaginati i messaggi ed illustrati i contenuti può fare la differenza: una buona newsletter deve sempre presentare un aspetto professionale e ordinato e offrire un mix equilibrato di immagini e testi. Le prime sono molto utili per catturare l’attenzione dei lettori e per esemplificare concetti complessi, mentre i secondi sono indispensabili per veicolare informazioni di valore, fornire contenuti ai destinatari anche in presenza di sistemi di blocco delle immagini e convincere i filtri antispam del valore dell’email in arrivo.
Nella redazione dei contenuti di testo di una newsletter è fondamentale badare alla forma: la scelta di un font poco adeguato o di specifici colori può rendere poco o affatto leggibile una email, vanificando tutto il lavoro fatto per trovare idee interessati ed inserirle nel messaggio.
Fortunatamente, scrivere e impaginare una newsletter non presenta differenze particolari rispetto alla compilazione di un’email tradizionale, specie quando si utilizzano servizi online sviluppati ad hoc, come Opendem e gli altri grandi nomi del settore, che guidano la creazione del messaggio proponendo template predefiniti e un comune editor per la scrittura delle email, utilizzabile in modo molto intuitivo.
Tra gli aspetti importanti da considerare, c’è il fatto che una buona campagna DEM presuppone uno stile coerente per tutti i messaggi inviati, caratteristica che per gli iscritti al servizio newsletter rappresenta una conferma della serietà e delle professionalità del mittente.
Per questo motivo, prima di dare inizio alla campagna, è opportuno eseguire alcuni test per scegliere lo stile più adatto, partendo proprio dalla scelta delle caratteristiche del font utilizzato.
L’importanza del giusto carattere
I contenuti di testo delle newsletter devono risultare sempre chiari, ordinati e leggibili, indipendentemente dal dispositivo utilizzato per la loro lettura. È importante impaginare i testi e scegliere i font in modo da garantire una visualizzazione corretta anche per gli utenti che consulteranno i messaggi con lo smartphone.
Per evitare problemi di compatibilità tra sistemi operativi e strumenti diversi, si consiglia sempre di scegliere uno dei font standard utilizzati universalmente, così da eliminare del tutto il pericolo che i testi non siano visualizzati nel modo desiderato. Tra le famiglie di caratteri tra cui è possibile scegliere rientrano “Arial”, “Tahoma” e “Times New Roman”. La scelta di font particolari, per quanto decorativi, può rivelarsi un grave errore, rendendo illeggibile la newsletter per una buona fetta dei propri utenti.
Ancora oggi, è comune assistere all’invio di newsletter contenenti blocchi di testo scritti con font diversi. Questa scelta, spesso guidata dall’intenzione di rendere più movimentata la lettura del messaggio, conferisce alla newsletter un aspetto caotico e poco professionale, che difficilmente invoglierà il lettore a seguire i suggerimenti contenuti nel messaggio.
Il consiglio è quello di scegliere uno o al massimo un paio di varianti appartenenti alla stessa famiglia di caratteri, utilizzandoli solo quando si intende dare particolare risalto ad una frase o ad un passaggio particolare.
Infine, è giusto ricordare che per i testi destinati ad essere consultati su uno schermo, è opportuno scegliere sempre caratteri “sans serif”, ovvero privi delle “grazie” gli elementi decorativi simili a prolungamenti delle lettere tipici dei font “serif”. Questa tipologia di caratteri è molto apprezzata per la carta stampata, perché aumenta la coesione tra le lettere facilitando la lettura. Sui monitor e sui display degli smartphone, tuttavia, la fusione tra le parole rischia di essere fin troppo accentuata, andando ad affaticare la vista del lettore.
La scelta della dimensione del font
Scegliere la corretta dimensione dei font per i testi delle newsletter è meno scontato di quanto si potrebbe pensare. Una dimensione troppo ridotta (meno di 10 px) rende difficoltosa la lettura e potrebbe scoraggiare buona parte dei destinatari, specie quelli che leggono i messaggi sui display degli smartphone.
Inserire frasi o parole con dimensioni esagerate (più di 16 px), invece, può addirittura far sì che le newsletter finiscano direttamente nelle cartelle spam dei destinatari, perché identificate come email sospette dai filtri antispam: il ricorso a caratteri di grandi dimensioni, in effetti, è un tipico escamotage utilizzato dai messaggi spammosi per tentare di attirare l’attenzione degli utenti.
Il suggerimento pratico è quello di scegliere una dimensione pari a 14 px per i testi delle newsletter, perfetta per assicurare una buona leggibilità dei contenuti indipendentemente dal dispositivo utilizzato.
I colori permessi e quelli da evitare
La maggior parte degli editor dei servizi per la creazione di newsletter permette di modificare a piacimento il colore del testo. Di norma, evidenziare uno o più termini utilizzando un colore particolare non pone alcun problema, ma per il corpo del testo occorre limitare la scelta al semplice nero o, in alternativa, ad una tonalità molto scura di grigio, che riduce leggermente il contrasto tra le lettere e lo sfondo risultando più riposante per la vista.
In particolare, si sconsiglia il ricorso ai seguenti colori:
- rosso, tipicamente impiegato nelle email di spam per tentare di attrarre l’attenzione dei lettori;
- blu, solitamente associato ai collegamenti web e potenzialmente in grado di confondere gli utenti;
- bianco, anche su sfondo scuro. I testi in bianco rischiano di essere interpretati dai sistemi antispam come un tentativo di nascondere parte dei contenuti, portando ad una penalizzazione del messaggio. In più, alcuni client di posta sostituiscono automaticamente gli sfondi colorati con il bianco, rendendo illeggibili i testi scritti con font dai toni molto chiari.