Crescono i pagamenti digitali in Italia e crescono le innovazioni

Lo sviluppo e le applicazioni dell’Industria 4.0 e del Web3 hanno diverse sfaccettature. Possono aiutare le aziende di marketing digitale come l’agenzia link building AWISEE e possono rivoluzionare il mondo delle criptovalute dopo mesi di crollo di valori e di fiducia.

La tecnologia ha cambiato la vita e le abitudini di cittadini e consumatori. Ha anche cambiato il modo di lavorare e di produrre delle imprese di tutto il mondo. 

È il potenziale della digitalizzazione che è provato dalla crescita di popolarità del dropshipping. Però, la tecnologia non ha solo rivoluzionato il modo di fare impresa. Infatti, la popolarità dell’ecommerce ha portato a un’altra rivoluzione: quella dei pagamenti online. Gli assegni stanno diventando obsoleti, quasi temi per un libro di storia antica. 

Secondo una ricerca dell’ Osservatorio sugli Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, anche i consumatori italiani stanno scegliendo carte prepagate ed e-wallet come PayPal. Già nel 2020, questa tendenza era ovvia, con il numero dei pagamenti contactless che è cresciuto del 29% e i pagamenti con lo smartphone che sono aumentati dell’80%.

Sicuramente la pandemia ha accelerato questo cambiamento, con gli italiani che hanno acquistato online beni alimentari, bollette e ricariche telefoniche.  

Se alcune tendenze che sono nate come conseguenza della pandemia sono destinate a sparire, altre sono destinate a rimanere. Come i pagamenti digitali. Infatti, l’Osservatorio del Politecnico di Milano ha recentemente rilasciato i dati del 2022. Nel primo trimestre dell’anno, il valore dei pagamenti online in Italia è aumentato del 22% rispetto al 2021, con un fatturato di 182 miliardi di euro. 

La previsione per la fine dell’anno è un fatturato di oltre 390 miliardi, una crescita di quasi il 20% rispetto ai periodi pre-pandemia. Inoltre, lo scontrino medio è arrivato a 47,5 euro e i pagamenti online rappresentano il 40% del totale. Tutto questo, nonostante (e a causa di) il Cashback statale, una misura governativa che prevedeva un rimborso del 10% sulle spese sostenute con carte e con le applicazioni per gli smartphone.

Infatti, gli smartphone sono i dispositivi preferiti per gli italiani digitali con una crescita del 139% in un anno e con un valore totale di 6 miliardi di euro solo nei primi sei mesi del 2022. 

Questo tipo di pagamenti sembrano in continua crescita, anche grazie alle misure di utilizzo del Pos. 

“I pagamenti digitali potranno crescere molto a fine anno, aiutati anche dall’introduzione delle sanzioni legate all’obbligo Pos,” ha detto il ricercatore dell’Osservatorio Innovative Payments Matteo Risi, “che potrebbero abbattere ulteriormente le barriere psicologiche dei consumatori nel decidere di pagare in elettronico.”

Ma c’è un’altra innovazione che potrebbe cambiare le carte in tavola. Si tratta dell’euro digitale, una misura a cui sta pensando la Banca Centrale Europea (BCE). Nonostante questa sia ancora solo una proposta, le sue conseguenze potrebbero rivoluzionare il modo di fare economia, pagare online e consumare.

Secondo la BCE, l’euro digitale non avrebbe rischi e si concentrerà sulla tutela dei cittadini e della loro privacy. Inoltre, lo scopo è creare una valuta sicura e a basso costo convertibile alla pari con le banconote. Un vero metodo per pagare online e gratuito per le operazioni di pagamento essenziali. 

Le rivoluzioni sono fatte a piccoli passi, sono fatte di piccole innovazioni che portano a grandi cambiamenti. Come sanno i consumatori italiani che scelgono il digitale.

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